mercoledì 11 giugno 2008

Curiosità su Giovanni Antonio Scopoli


VITA E OPERE

Scopoli (1723-1778) nacque a Cavalese, nella Val di Fiemme.

Ottenuta la laurea in medicina all'Università di Innsbruck, esercitò la professione di medico, prima a Cavalese e poi a Venezia. In quel periodò cominciò a collezionare piante ed insetti rinvenuti nelle Alpi. In seguito divenne medico delle miniere in Idria, un piccolo borgo della Slovenia, rimanendo lì per sedici anni. Nel 1761 pubblicò De Hydroargyro Idriensi Tentamina, che trattava dei sintomi dovuti all'avvelenamento da mercurio causato dal lavoro in miniera.
Scopoli trascorse molto tempo a studiare la natura locale, pubblicando nel 1760 la Flora Carniolica e un'importante opera di entomologia (insetti).

Descrisse, minuziosamente, le caratteristiche di 187 specie di funghi, dividendole in 11 Generi.
Le specie a che portano il suo nome sono una trentina.
Un'altra sua opera fu Anni Historico-Naturales (1769-72), che comprende le descrizioni di nuove specie di uccelli provenienti da varie collezioni.
Nel 1777, si trasferì all'Università di PAvia. Il suo ultimo lavoro fu Deliciae Flora et Fauna Insubricae (1786-88), che include i nomi scientifici d uccelli e mammiferi descritti da Pierre Sonnerat nei suoi appunti di viaggio.
L'alcaloide Scopolamina (farmaco allucinogeno ottenuto da piante della famiglia Solenaceae)venne così chiamato in suo onore.

FORSE NON TUTTI SANNO CHE.. QUALCUNO SI PRESE GIOCO DI LUI!
La beffa della Physis

Il nome di Scopoli è legato anche ad una clamorosa beffa di cui fu vittima. Al naturalista fu portato un vaso che conteneva, sotto spirito, ciò che gli fu presentato come un verme intestinale. Scopoli lo esaminò e, non trovando nulla di simile tra i vermi conosciuti, gli diede un nome scientifico (Physis intestinalis) e lo descrisse, facendone fare anche un'illustrazione, in un suo libro. Purtroppo per lui, si trattava di una truffa e il presunto nuovo verme era in realtà la trachea e l'esofago di una gallina! Lazzaro Spallanzani (biologo), che era in pessimi rapporti con Scopoli, scrivendo sotto lo pseudonimo di Francesco Lombardini un libro in cui attaccava il rivale, non mancò di sottolineare questo abbaglio.
Prova che le rivalità e la "vendetta"a volte prendono il sopravvento sulla razionalità... In fondo anche gli uomini di scienza sono pur sempre uomini...

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